La curiosità per i
"cramars" è nata da un articolo letto su Sale&Pepe di settembre su una ricetta di origine
"boema" i famosi "gnocchi di susini" (non prugne) la cui ricetta di casa mia è
QUI.
L'autrice cita questa ricetta perchè è sicuramente stata attraverso i "cramars" . Molto conosciuti in Carnia e anche da noi a Trieste risalenti al periodo asburgico e ancora oggi rappresentanto uno dei più "mangiati" dessert in Austria e, comprendendo nel passato anche l'Ungheria e quindi la Boemia anche per loro è importato.
Esiste una variante poco conosciuta di questi gnocchi che anzichè con i susini vengono riempiti con le albicocche e si chiamano "Marillenknödel" - albicocche in lingua sono "aprikosen" ma nella corrente parlata si chiamano "marillen".
Ho voluto andare alla ricerca di chi o cosa sono i "cramers" ed ho scoperto un mondo.
Questi erano persone precursori del moderno rappresentante e vendevano propdotti propri o per conto di altri andando porta a porta in posti lontanissimi da casa loro e ancora oggi in qualche settore si usa ma si va con la macchina o treno o altro mezzo di trasporto.
Questi "uomini" padri di famiglia che vivevano di agricoltura, allevamento bestiame e strappavano alla terra di montagna il possibile per il sostentamento della famiglia, quando le braccia per i campi o per il bestiame, ecc. non servivano più alle soglie dell'autunno inoltrato partivano con le loro merci come le spezie che arrivavano con i traffici marinari alle stoffe, ecc.
E' difficile fare un riassunto e quindi estrapolo un pezzo di storia....il resto lo dovrete, se avete voglia, leggere da soli e troppo lungo per riportarlo qui.
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Cramars,
gli uomini che in lunghi secoli di migrazioni,
valicando i monti da venditori ambulanti, hanno sostentato la
famiglia, costruito la casa, trovato il benessere e a volte
anche la morte.
Hanno cercato un efficace rimedio alle scarse risorse del suolo di Carnia,
con intraprendenza e sacrificio, scrivendo così una pagina
straordinaria della storia del popolo carnico.
"i carnici,
disponendo di poca terra coltivabile, debbono andar per il
mondo"
(Girolamo di Porcia, 1560); e ancora:
"emigrano l'inverno,
ed ogni estate si rendono a casa per le messi; e, dopo
sistemati gli affari domestici, si "affrettano a tornare alle
primitive occupazioni, procacciandosi in tal guisa non poca
somma di numerario" (Fabio Quintiliano
Ermacora 1567-1598 nelle "Antichità della Carnia")
CRASSIGNE
Il nome con cui venivano chiamati coloro
che si recavano oltralpe per esercitare il commercio come
venditori ambulanti, deriva dal tedesco kram (merce)
I cramars, che ingrossarono le fila del già
considerevole numero degli emigrati espatriati in cerca di
lavoro, trasportavano in Germania, Austria, Moravia, Boemia,
Slesia, Slovacchia ogni genere di articoli minuti come
medicine e spezie (materialisti), stoffe, oggetti di
artigianato.
Tutto veniva portato a spalla caricato sulla "Crame" o "Crassigne",
mobiletto in legno dotato di cassetti.
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Quanto sopra è stato tratto da
Donna in Carnia - Cramars carnici incluse le due foto e dove toverete la grande storia, la fatica, la povertà che si cercava di riscattare dignitosamente, le mogli e madri che venivano lasciate a casa con poco e niente e che dovevano arrangiarsi fino a quando l'uomo, il padre sarebbe tornato in primavera con quanto guadagnato camminando sempre a piedi anche con il ghiaccio e valicando montagne sopra i 1500 metri. Però tornavano con tante piccole cose non ultime qualche primizia, qualche ricetta o qualcosa che veniva poi usato dalla moglie e adattato al loro uso e ambiente con quanto di materia prima poteva essere acquistato ed usata e anche coltivata. Attraversavano a piedi stati come Austria, Germania,Moravia, Boemia, Slesia e Slovacchia portando anche medicinali probabilmente creati con erbe oppure arrivate sempre da oltremare come le spezie.
Troverete al link suindicato una corrispondenza datata 1746 da Cercivento tra una moglie che chiedeva aiuto al marito lontano e questi rispondeva inviando una pochezza e dicendole che avrebbe dovuto arrangiarsi lui di più non poteva dare: merita leggerla sono testimonianze nude e crude del passato.
A quest'altro link
Museo Carnico delle Alpi Popolari troverete altre informazioni ed io non avrei mai pensato che esistesse una testimonianza cosi grande del passato da creare un Museo, passato a noi non proprio troppo lontano.
In fondo mi viene quasi da sorridere che partendo da un articolo di una ricetta letta attentamente nel racconto che faceva io mi sia soffermata sulla parola "cramers" che era stata scritta così senza alcuna spiegazione su cosa in realtà significasse. Sono queste le cose che attirano la mia attenzione, le piccole cose della lettura, sentito dire o viste per caso che stuzzicano la mia curiosità.
Mio marito dice...brava tu che hai memoria.... e quindi ti ricordi quanto hai visto letto ecc. e poi vai alla ricerca. Ma io credo che quando si legge o si ascolta o si guarda bisogna leggere, ascoltare e guardare anche al di là di quanto abbiamo di fronte. Secondo me è questo il metodo migliore per farsi un bagaglio culturale magari di cose non di consumo giornaliero ma nell'insieme si arriva anche ad una cosa semplice come la ricetta dei gnocchi che sono conosciuti credo ormai da tutti.
Scusatemi se vi ho annoiati, io mi sono divertita a cercare e sono contenta di aver appreso della strordinaria capacità nella sopravvivenza di questi uomini e donne straordinari.
Un caro saluto e buona giornata.